Al finale articolo di Ennio Montesi
Veritare, I coniugazione (are); verbo intransitivo; verbo ausiliare: avere
Congiuntivo
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Presente
che io veriti
che tu veriti
che egli
veriti
che noi
veritiamo
che voi
veritiate
che essi
veritino
|
Imperfetto
che io
veritassi
che tu
veritassi
che egli
veritasse
che noi
veritassimo
che voi
veritaste
che essi
veritassero
|
Passato
che io abbia
veritato
che tu abbia
veritato
che egli
abbia veritato
che noi
abbiamo veritato
che voi
abbiate veritato
che essi
abbiano veritato
|
Trapassato
che io avessi
veritato
che tu avessi
veritato
che egli
avesse veritato
che noi
avessimo veritato
che voi
aveste veritato
che essi
avessero veritato
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Modo Condizionale
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Modo Imperativo
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Presente
io veriterei
tu veriteresti
egli veriterebbe
noi veriteremmo
voi veritereste
essi veriterebbero
|
Passato
io avrei veritato
tu avresti veritato
egli avrebbe veritato
noi avremmo veritato
voi avreste veritato
essi avrebbero veritato
|
Presente
—
verita (tu)
veriti (egli)
veritiamo (noi)
veritate (voi)
veritino (essi)
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Modi indefiniti
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Presente
|
Passato
|
Infinito
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Veritare
|
avere veritato
|
Participio
|
veritante
|
veritato
|
Gerundio
|
veritando
|
avendo veritato
|
Nel
tempo dell’inganno universale veritare è un atto rivoluzionario
Veritare, voce del verbo veritare
di EnnioMontesi
Veritare è il neologismo
coniato e introdotto da Ennio Montesi nella lingua italiana
Per ricevere gratuitamente il
pdf eBook del saggio completo basta richiederlo con una email all’indirizzo: veritare@gmail.com scrivendo nell’oggetto “veritare”.
Le persone mentono. La società
mente. La bugia attraversa e impregna la società. L’inganno tiene insieme un
amalgama untuoso di società soffocata da vischiose menzogne. Impera in politica
la menzogna. La menzogna si è innalzata imponente e con prepotenza a sinonimo
di politica. Politici che non mentissero sembrerebbero non potere svolgere la
funzione politica né l’attività parlamentare. La società italiana si è
indirizzata palesemente verso la spregevole strada ingannatrice della menzogna,
della falsità, della doppiezza, della finzione, dell’ipocrisia, della
simulazione, della bugia, dell’impostura. Rare eccezioni non risolvono il
problema. Riferimento principale è all’Italia e agli italiani anche se sappiamo
che la menzogna, come l’aria, non ha confini, alberga e ricopre l’emisfero
boreale come quello australe, da occidente ad oriente.
Mentono gli imputati giudicati
dinanzi alla legge e gli avvocati difensori. Mentono i pubblici ministeri
accusatori e i giudici. Mentono i giornalisti e gli opinionisti. Mentono gli
scrittori e gli oratori. Mentono i governanti e i capi di Stato. Mentono
spudoratamente le religioni. Alla grande mentono i preti e i vescovi. Senza
vergogna mentono i cardinali e i papi. Mentono i vangeli, le bibbie, il corano
e la torah. Mentono le carte costituzionali e i trattati internazionali.
Mentono i bambini e i genitori. Mentono gli zii e i nonni. Mentono gli
imprenditori e i sindacalisti. Mentono gli studenti e gli insegnanti. Mentono i
commercianti e i pubblicitari. Mentono i libri e i film. Mentono le canzoni e
le poesie. Mentono le rappresentazioni teatrali e gli attori.
Sembrerebbe che l’Umanità
intera sia instancabile produttrice di menzogne, tenace portatrice di
fanfaluche. La storia dell’uomo è così tanto infarcita di fandonie che a volte
le falsità vengono spinte fino al punto in cui la verità viene trasformata
scelleratamente in menzogna, mentre la menzogna viene scolpita a lettere
cubitali come fosse verità assoluta e inconfutabile. Il danno sociale provocato
dalla menzogna è enorme, incalcolabile e coinvolge indistintamente tutti i
settori della vita quotidiana di tutti i popoli. La menzogna modifica la
società, la finanza, la politica, la produttività e la vita degli esseri umani.
La menzogna modifica spesso la democrazia, l’uguaglianza e la libertà delle
popolazioni. L’esistenza degli individui è messa a repentaglio e a rischio
dalla colpevole menzogna. La menzogna potrebbe condurre l’Umanità verso la
propria fine.
Il predominare della menzogna,
vincendo sulla verità, fa la differenza sulla qualità e sull’evoluzione della
vita. George Orwell aveva ragione quando affermò che “Nel tempo dell’inganno
universale dire la verità è un atto rivoluzionario.”
In italiano, come in molte
altre lingue, non esiste neanche un verbo che significhi «dire la verità». Dire
la verità, sembrerebbe essere un’azione talmente banale e rara che, a
consultare il lessico italiano, non abbisognerebbe di un proprio verbo che la
definisca con chiarezza. La locuzione «non mentire» viene usata in maniera
bizzarra e maldestra per definire il significato del «dire la verità».
L’avverbio di negazione «non», anteposto a «mentire», presuppone scarso intento
del dire la verità cioè di veritare. L’uso
di «dire la verità» o di «non mentire» è sgradevole e inaccettabile: si
percepisce in tali locuzioni una sottile forzatura, una velata e ambigua
violenza linguistica che non fa onore alla straordinaria ricchezza della nostra
lingua e alla meravigliosa storia della letteratura italiana.
Da dove deriva il verbo
mentire? Deriva dal latino tardo mentire, classico mentiri,
derivato di mens mentis ‘mente’, dapprima con il
significato di ‘immaginare’, poi ‘fingere’, quindi ‘mentire’.
Mi sono a volte trovato ad
elaborare concetti, scrivere frasi all’interno delle quali mi serviva il verbo
relativo al significato dinon mentire o dire la verità.
Nonostante i tanti vocabolari e dizionari della lingua italiana a disposizione
nessuno poteva offrirmi quello che andavo cercando. Un buco inspiegabile nella
lingua italiana e una rilevante manchevolezza nel linguaggio sociale. Come se
mancasse o fosse andata smarrita una parola, una signora parola. Non esistendo
allora alcun verbo che significasse non mentire o dire
la verità dovetti, con disappunto e disagio, ripiegare e accontentarmi
di vocaboli imperfetti, di costruzioni letterarie inappropriate tradendo e
violentando così i miei pensieri e quindi i miei scritti.
Come scrittore che lavora con
le parole mi sono sentito frustrato, forse come un artigiano falegname che,
seppure sia in possesso di diversi utensili funzionali, di ottimi attrezzi per
lavorare il legno, gliene manchi tuttavia uno molto importante: l’utensile del
verbo veritare. Servendomi tale indispensabile attrezzo veritare e
non trovandolo da nessuna parte l’ho così progettato e costruito per conto mio.
Da questo momento il verbo veritare esiste ed è a disposizione
di tutti essendo il brevetto di veritare senza copyright cioè
gratuito.
Sono certo che il verbo veritare sarà
tradotto un giorno in altre lingue e che scrittori e oratori lo useranno da ora
in poi nei propri testi e nei discorsi. La lingua italiana potrà essere fiera
ed orgogliosa di essere stata la prima lingua ad introdurre finalmente nel
mondo, nello scibile umano questo significativo e importante vocabolo,
suggerendolo e in qualche modo imponendolo culturalmente, intellettualmente e
socialmente anche alle altre lingue e linguaggi a cominciare da quelli europei.
Il beneficio che si ricaverà
dall’uso di veritare non sarà soltanto relativo all’aspetto
linguistico e allo stile letterario. Considerato che un popolo si esprime,
comunica e agisce mediante la parola parlata e scritta ritengo, e sono sicuro,
che ciò potrà migliorare il processo di evoluzione della società, della
democrazia, dell’uguaglianza e della libertà dei popoli. Veritaredarà
ottimo e meritato filo da torcere allo spavaldo e prepotente mentire. Mentire non
potrà più tiranneggiare sulla lingua italiana poiché dovrà fare i conti e
vedersela con veritare. Veritare ristabilirà la
giusta democrazia letteraria e il necessario equilibrio linguistico. Veritare avrà
davvero molto lavoro da svolgere.
Per introdurre un neologismo
lessicale, una parola nuova nel pensato, nello scritto, nel parlato popolare e
nel linguaggio comune è sufficiente usarla. Basta scriverla, dirla,
pronunciarla in pubblico. Nient’altro. L’invito che faccio al lettore e agli
italiani è quello di usare patriotticamente sin da subito il verbo veritare il
quale, seppure potrebbe risultare di strana musicalità all’orecchio, diverrà in
breve tempo un magnifico irrinunciabile suono, elegante e prezioso. Sarà un
gioco divertente sia per gli adulti, sia per i bambini nelle scuole, sia per
gli studenti nelle università il costruire frasi e discorsi inserendo il verbo veritare,
spronando la cultura e acuendo l’intelligenza. “Io verito in
questo mio saggio.” Questa è la mia seconda frase varata, dopo quella del
titolo.
Ho creato e pronunciato molte
frasi con veritare e per ognuna di esse ho provato una sottile
emozione, un nobile brivido di piacere. Ero certo che nella secolare e
tormentata vicenda umana, nonostante i miliardi di abitanti transitati e ancora
in transito sul pianeta, ero io – e io solo – il primo essere vivente a
pensare e a dire quelle frasi, a costruire concetti mai espressi dagli albori
del tempo, da quando nacque il pensiero dell’Uomo. Milioni di altre frasi ed
espressioni nasceranno e navigheranno sull’oceano sconfinato del pensiero, del
linguaggio e della conoscenza.
Se l’Accademia della Crusca, il
linguista Tullio De Mauro, i curatori dei dizionari e dei vocabolari della
lingua italiana Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, Aldo Gabrielli, Nicola
Zingarelli e gli editori Add, Adelphi, Alegre, Aliberti, Antonio Vallardi,
Aragno, Ariele, Armando, Armenia, Arnoldo Mondadori, Astrolabio, Audino,
Barbera, Bastogi, Bfs, Bietti, Bollati Boringhieri, Bompiani, Bruno Mondadori,
Cairo, Carocci, Castelvecchi, Chiarelettere, Clandestine, Coniglio, Corvino
Media, Curcio, Dalai, De Agostini, Dedalo, Derive Approdi, Diabasis, Donzelli,
E/o, Einaudi, Elèuthera, Elliot, Fabbri, Fandango, Fanucci, Fazi, Feltrinelli,
Firera & Liuzzo Group, Garzanti, Giuffrè, Giulio Perrone, Giunti, Gremese,
Gruppo Mauri Spagnol, Gruppo Ugo Mursia, Guanda, Hoepli, Ibis, Il Castoro, Il
Maestrale, Il Melangolo, Il Mulino, Il Saggiatore, Instar, Internazionali
Riuniti, Iperborea, Ipermedium, Ippocampo, Isbn, Joker, Kaos, Keller, La Lepre,
La Zisa, Lanfranchi, Laterza, Lattes, Le Monnier, Liberilibri, Liguori, Lindau,
Loescher, Logos, Longanesi, Luca Sossella, Macro, Maggioli, Manifesto Libri,
Marco Tropea, Marcos y Marcos, Marsilio, Massari, Mediterranee, Meltemi,
Mimesis, Minimum Fax, Motta, Neri Pozza, Newton Compton, Nexus, Nord,
Nottetempo, Nuovi Mondi Media, Odoya, Odradek, Olimpia, Passigli, Pendragon,
Piano B, Piemme, Polillo, Ponte alle Grazie, Ponte Sisto, Prospettiva,
Quodlibet, Raffaello Cortina, Rizzoli, Road Book, Rubbettino, Rusconi, Salani,
Salerno, Sartorio, Scheiwiller, Scipioni, Sei, Sellerio, Sironi, Sonzogno, Sperling
& Kupfer, Stampa Alternativa, Sugarco, Tea, Tempesta, Termidoro, Teti,
Touring, Transeuropa, Treccani, Tullio Pironti, Unicopli, Vallecchi, Vivalibri,
Voland, White Star, Zandonai, Zanichelli e altri volessero prendere atto con
sollecitudine della nascita e dell’uso del nuovo verbo veritare tanto
meglio, così il processo di acquisizione e di introduzione nella lingua
italiana e nel linguaggio corrente si velocizzerà. Anche se la rete internet è
già per eccellenza il più grande acceleratore e moltiplicatore esistente di
idee, informazione e cultura. Ecco i dettagli e la coniugazione verbale di veritare.
Veritare (ve-ri-tà-re)
verbo intransitivo della prima coniugazione (vèrito, ecc.) verbo ausiliare: avere.
Asserire o dire verità con piena consapevolezza e determinazione, smascherare
la menzogna: sono abituato a veritare. Veritare, venne coniato e
introdotto nella lingua italiana da Ennio Montesi, scrittore di libero
pensiero, ateo sbattezzato, cancellato dalla setta fondamentalista della Chiesa
cattolica, con il saggio “Veritare, voce del verbo veritare. Nel tempo
dell’inganno universale veritare è un atto rivoluzionario.” scritto il
20 settembre 2011. Opera di Ennio Montesi è anche la coniugazione verbale completa
di veritare, riportata qui di seguito:
INDICATIVO
Presente
io verito
tu veriti
egli verita
noi veritiamo
voi veritate
essi veritano
io verito
tu veriti
egli verita
noi veritiamo
voi veritate
essi veritano
Passato prossimo
io ho veritato
tu hai veritato
egli ha veritato
noi abbiamo veritato
voi avete veritato
essi hanno veritato
io ho veritato
tu hai veritato
egli ha veritato
noi abbiamo veritato
voi avete veritato
essi hanno veritato
Imperfetto
io veritavo
tu veritavi
egli veritava
noi veritavamo
voi veritavate
essi veritavano
io veritavo
tu veritavi
egli veritava
noi veritavamo
voi veritavate
essi veritavano
Trapassato prossimo
io avevo veritato
tu avevi veritato
egli aveva veritato
noi avevamo veritato
voi avevate veritato
essi avevano veritato
io avevo veritato
tu avevi veritato
egli aveva veritato
noi avevamo veritato
voi avevate veritato
essi avevano veritato
Passato remoto
io veritai
tu veritasti
egli veritò
noi veritammo
voi veritaste
essi veritarono
io veritai
tu veritasti
egli veritò
noi veritammo
voi veritaste
essi veritarono
Trapassato remoto
io ebbi veritato
tu avesti veritato
egli ebbe veritato
noi avemmo veritato
voi aveste veritato
essi ebbero veritato
io ebbi veritato
tu avesti veritato
egli ebbe veritato
noi avemmo veritato
voi aveste veritato
essi ebbero veritato
Futuro semplice
io veriterò
tu veriterai
egli veriterà
noi veriteremo
voi veriterete
essi veriteranno
io veriterò
tu veriterai
egli veriterà
noi veriteremo
voi veriterete
essi veriteranno
Futuro anteriore
io avrò veritato
tu avrai veritato
egli avrà veritato
noi avremo veritato
voi avrete veritato
essi avranno veritato
io avrò veritato
tu avrai veritato
egli avrà veritato
noi avremo veritato
voi avrete veritato
essi avranno veritato
CONGIUNTIVO
Presente
che io veriti
che tu veriti
che egli veriti
che noi veritiamo
che voi veritiate
che essi veritino
che io veriti
che tu veriti
che egli veriti
che noi veritiamo
che voi veritiate
che essi veritino
Passato
che io abbia veritato
che tu abbia veritato
che egli abbia veritato
che noi abbiamo veritato
che voi abbiate veritato
che essi abbiano veritato
che io abbia veritato
che tu abbia veritato
che egli abbia veritato
che noi abbiamo veritato
che voi abbiate veritato
che essi abbiano veritato
Imperfetto
che io veritassi
che tu veritassi
che egli veritasse
che noi veritassimo
che voi veritaste
che essi veritassero
che io veritassi
che tu veritassi
che egli veritasse
che noi veritassimo
che voi veritaste
che essi veritassero
Trapassato
che io avessi veritato
che tu avessi veritato
che egli avesse veritato
che noi avessimo veritato
che voi aveste veritato
che essi avessero veritato
che io avessi veritato
che tu avessi veritato
che egli avesse veritato
che noi avessimo veritato
che voi aveste veritato
che essi avessero veritato
CONDIZIONALE
Presente
io veriterei
tu veriteresti
egli veriterebbe
noi veriteremmo
voi veritereste
essi veriterebbero
io veriterei
tu veriteresti
egli veriterebbe
noi veriteremmo
voi veritereste
essi veriterebbero
Passato
io avrei veritato
tu avresti veritato
egli avrebbe veritato
noi avremmo veritato
voi avreste veritato
essi avrebbero veritato
io avrei veritato
tu avresti veritato
egli avrebbe veritato
noi avremmo veritato
voi avreste veritato
essi avrebbero veritato
IMPERATIVO
Presente
—
verita (tu)
veriti (egli)
veritiamo (noi)
veritate (voi)
veritino (essi)
—
verita (tu)
veriti (egli)
veritiamo (noi)
veritate (voi)
veritino (essi)
INFINITO
Presente
veritare
veritare
Passato
avere veritato
avere veritato
PARTICIPIO
Presente
veritante
veritante
Passato
veritato
veritato
GERUNDIO
Presente
veritando
veritando
Passato
avendo veritato
avendo veritato
Quasi tutti usiamo personal
computer per scrivere nei quali programmi di scrittura un vocabolario
elettronico di base segnala parole errate oppure sconosciute. Veritare sarà
identificata come parola sconosciuta e sottolineata con segno rosso. È
sufficiente dare una sola volta il comando ‘aggiungi’ cliccando sopra alla
parola veritare e il vocabolario apprenderà della sua
esistenza mettendola in memoria. Lo stesso vale per la coniugazione completa di veritare risolvibile
allo stesso modo. Nelle prossime versioni dei vocabolari elettronici veritare e
sua coniugazione saranno inseriti e aggiornati dai produttori dei software di
scrittura.
Il proverbio latino “In vino
veritas” significa letteralmente «nel vino è la verità». Il nostro potente
verbo veritare è ora pronto e tirato a lucido per l’immediato
uso. Che sia detto con una punta di orgoglio italiano e di sfida: “In veritare c’è
la verità. Veritiamo a noi stessi e al prossimo per costruire
la società migliore nella quale vivere”.
Un brindisi di vita millenaria
a veritare!
Ennio Montesi
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Ennio Montesi
ha firmato i Racconti per non impazzire, Mursia Editore, scritti su richiesta di Federico
Fellini. Ha pubblicato il romanzoL’uomo a metà, è stato autore di
soggetti per la televisione e per il cinema. Una lunga intervista è pubblicata
nel libro Come farea meno di Dio e vivere liberi – Saggi e interviste sulla libertà di pensiero, Coniglio Editore. Scrittore ateo dichiaratamente
contro la Chiesa cattolica e contro il Vaticano, i cui libri, scritti e
conferenze sono spesso fonte di accese polemiche come quando il partito
politico Lega Nord organizzò una manifestazione pubblica ateofoba contro di
lui, una specie di fatwa cattolica lanciata ad personam. Montesi è
considerato il massimo esperto dei problemi legati al fondamentalismo e al
terrorismo cristiano-cattolico della setta oltranzista della Chiesa cattolica.
Recentemente ha ricevuto minacce di morte (assieme ad Attilio Folliero) da
fondamentalisti cattolici. Significativo il suo scambio epistolare con lo
scrittore statunitense Henry Roth, il quale dedicò a Montesi il racconto Prose-writer’s
Threnody. Alcuni suoi scritti sono entrati a fare parte del grande archivio
storico American Jewish Historical Society di New York (www.cjh.org/nhprc/HenryRoth02.html) il cui evento venne segnalato dal magazine
londinese The Times Literary Supplement e dal newyorkese The
New Yorker. Montesi è fondatore di Axteismo, movimento
internazionale di libero pensiero, che concentra studiosi, cristologi laici,
docenti, ricercatori, scienziati, magistrati, giornalisti, scrittori e persone
che non accettano imposizioni e influenze religiose. Montesi ha inoltrato
richiesta ufficiale di asilo politico al primo ministro del Governo della
Svezia per discriminazioni e persecuzioni religiose-politiche da parte del
Governo italiano poiché gli viene imposto il simbolo religioso e politico del
crocifisso nelle pubbliche strutture. Saggi e articoli sono tradotti dalla
stampa estera, molti dei quali disponibili in lingua italiana in internet.
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