di
E.Di Capua, G.Capurro, A.Mazzucchi
'O
sole mio è una canzone in lingua napoletana pubblicata nel 1898 e conosciuta in
tutto il mondo. È stata incisa da cantanti di tutte le lingue.
L'interpretazione di Enrico Caruso
Il suo autore, il napoletano Eduardo Di Capua, fresco di studi di conservatorio, aveva già composto melodie destinate a diventare dei classici (Maria Marì, I' te vurria vasa', Torna Maggio); negli ultimi anni dell'800 era all'estero con suo padre Giacobbe, violinista in una piccola orchestra. Una mattina, durante una sosta ad Odessa, dai vetri della finestra dell'albergo il giovane musicista è colpito dalla luce del sole sul Mar Nero. In un impeto forse di nostalgia, compone le note centrali di questa canzone, sui versi che gli aveva consegnato il poeta Giovanni Capurro a Napoli prima della sua partenza. Una volta tornato a Napoli, Di Capua rifinisce il brano con l'aiuto di un suo giovane collega, Alfredo Mazzucchi, e consegna la composizione all'editore Bideri ritirando il compenso forfettario che le case musicali destinavano allora agli autori in cambio dell'utilizzo incondizionato del brano (siamo nel 1898 e solo qualche anno più tardi verranno riconosciuti i diritti d'autore).
A
settembre, "O sole mio" viene presentata al concorso musicale
"Tavola Rotonda" con i nomi di Capurro e Di Capua e, come seconda
classificata (anche se sullo spartito fu poi scritto "prima
classificata") ottiene un premio in denaro. Questo sarà l'unico compenso
percepito in vita dai due autori, mentre sarà enorme il successo della Bideri.
Di Capua rimane vedovo a 31 anni con due figli; per sopravvivere, farà il
pianista nelle sale di cinematografo accompagnando dal vivo la proiezione dei
primi film muti, e sembra che alla sua morte, avvenuta nel 1917, il suo
pianoforte sia stato venduto per pagare i debiti lasciati insoluti. Altrettanta
sfortuna arriderà a Capurro, che morirà tre anni più tardi in condizioni di
indigenza senza la soddisfazione di veder riconosciute le sue doti poetiche.
Le
royalties, che ancor oggi fruttano circa 150 mila euro all'anno, grazie alle
nuove leggi sul diritto d'autore furono riconosciute dopo molti anni anche agli
eredi di Capurro e di Di Capua, ma solo nel 2002 una clamorosa sentenza del
Tribunale di Torino ha stabilito che i diritti di "'O sole mio"
spettano anche al terzo co-autore Alfredo Mazzucchi, o meglio ai suoi eredi,
visto che la causa da lui intentata nel 1969 è durata più di trent'anni,
andando ben oltre le sue aspettative di vita (il musicista si spense
novantaquattrenne nel 1972).
Interpretazioni
Si
conoscono numerosissime versioni in tutti i generi musicali e in tutte le
lingue: inutile cercare di enumerarle tutte. Dai cantanti lirici ai jazzisti,
dai depositari della tradizione melodica agli interpreti del pop e del rock,
tutti possono vantare "'O sole mio" nel proprio repertorio.
L'edizione che ha più venduto in termini di copie discografiche è "It's
now or never" di Elvis Presley. Da notare che il testo inglese, pur
essendo già stato composto nel 1901 ("Beneath thy window"), fu
considerato troppo letterario e riscritto per l'occasione.
La
più grande interpretazione di questa canzone rimane probabilmente quella di
Enrico Caruso. Tra i tanti che l’hanno interpretata, ricordiamo:
Giuni
Russo, Anna Oxa, Me First and the Gimme Gimmes, Enrico Caruso, Fernando De
Lucia, Josephine Baker, Mario Lanza, Mario Saccucci, Elvis Presley (nel 1960 col
titolo in inglese “It's Now or Never”, Frank Sinatra, Louis Prima, Tony Martin,
Dalida, Camilo Sesto, Claudio Villa, Milva, Mina, Luciano Pavarotti, Josè Carreras,
Roberto Lovèra, Jorge Negrete (versione in spagnolo), Bernard Yannotta, Bryan
Adams, M'Barka Ben Taleb (versione in arabo), Tito Schipa, Angelo Branduardi, Al
Bano, Gianni Morandi, Lucio Dalla e Eros Ramazzotti, Elton John, Il Volo
(Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto), Katia Ricciarelli, Mario
Trevi, Massimo Ranieri, Beniamino Gigli, Consiglia Licciardi, Placido Domingo.
La versione in arabo di M'Barka Ben Taleb
Il testo della
canzone in napoltano
Che
bella cosa na jurnata 'e sole,
n'aria
serena doppo na tempesta!
Pe'
ll'aria fresca pare gia' na festa...
Che
bella cosa na jurnata 'e sole.
Ma
n'atu sole
cchiu'
bello, oi ne'.
'o
sole mio
sta
'nfronte a te!
Lùcene
'e llastre d''a fenesta toia;
'na
lavannara canta e se ne vanta
e
pe' tramente torce, spanne e canta
lùcene
'e llastre d'a fenesta toia.
Ma
n'atu sole
cchiu'
bello, oi ne'.
'o
sole mio
sta
'nfronte a te!
Quanno
fa notte e 'o sole se ne scenne,
me
vene quase 'na malincunia;
sotto
'a fenesta toia restarria
quanno
fa notte e 'o sole se ne scenne.
Ma
n'atu sole
cchiu'
bello, oi ne'.
'o
sole mio
sta
'nfronte a te!
Traduzione in
italiano
Che
bella cosa una giornata di sole,
un'aria
serena dopo la tempesta!
Per
l'aria fresca pare già una festa...
che
bella cosa una giornata di sole!
Ma
un altro sole
più
bello non c'è
il
sole mio
sta
in fronte a te
Il
sole, il sole mio,
sta
in fronte a te
sta
in fronte a te
Luccicano
i vetri della tua finestra,
una
lavandaia canta e si vanta...
mentre
strizza, stende e canta.
luccicano
i vetri della tua finestra!
Ma
un altro sole
più
bello non c'è
il
sole mio
sta
in fronte a te
Quando
fa sera e il sole se ne scende,
mi
viene quasi una malinconia...
Resterei
sotto la tua finestra,
quando
fa sera ed il sole se ne scende.
Ma
un altro sole
più
bello non c'è
il
sole mio
No hay comentarios:
Publicar un comentario