domingo, 28 de noviembre de 2010

Città d'Italia: Alberobello

Attilio Folliero e Cecilia Laya ad Alberobello (30/08/2008)

Alberobello è una piccola città italiana di circa 10.000 abitanti, in provincia di Bari, nella regione Puglia. E' famosa per i trulli, dichiarati "Patrimonio dell'umanità" dall'Unesco nel 1996. I trulli sono un esempio di costruzioni della civiltà contatina; si tratta di abitazioni dalla forma circolare, esclusive di questa zona, costruite in pietra e senza calce. Il trullo più grande è il "Trullo sovrano" del XVIII secolo. 

Essendo pugliese, varie volte sono stato ad Alberobello e l'ultima volta assieme a mia moglie, il 30 agosto del 2008. Le  foto sottostanti si riferiscono appunto a quest'ultima visita.



viernes, 19 de noviembre de 2010

Discorso diretto


Esercizio: Dal discorso diretto al discorsoindirecto

01) Il caposquadradisse: "Gianni ha lavorato bene!"
Il caposquadra disse che Gianni _____________________ bene

02) Il caposquadradisse: "Gianni lavorò bene!"
Il caposquadra disse che Gianni _____________________ bene

sábado, 6 de noviembre de 2010

La recessione, poesia di Pier Paolo Pasolini, cantata da Alice. In ricordo di Pier Paolo Pasolini, morto 35 anni fa (02/11/1975)

In occasione del trentacinquesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini (02/11/l1975), mi piace ricordarlo con una sua poesia, la recessione, cantata da Alice. 

Alice, al secolo Carla Bissi, durante la sua lunga e importante carriera, tra le tante canzoni ha cantato anche questa stupenda poesia di Pier Paolo Pasolini. La canzone è contenuta nell'album "Mezzogiorno sulle Alpi" (1992).

 

La recessione 
(testo per la canzone da P.P. Pasolini)

Vedremo calzoni coi rattoppi; rossi tramonti su borghivuoti di macchine pieni di povera gente che sarà tornata da Torinoo dalla Germania.I vecchi saranno padronidei loro muretti come poltrone di senatori; e i bambini sapranno chela minestra è poca, e cosa significa un pezzodi pane.E la sera sarà più neradella fine del mondo, e di notte sentiremo soloi grilli o i tuoni; e forse qualche giovane tra quei pochi tornati alnidotirerà fuori un mandolino. L'aria saprà di straccibagnati. Tutto sarà lontano. Treni e corriere passerannoogni tanto come in un sogno.
Le città grandi come mondi saranno piene di gente cheva a piedi, con i vestiti grigi e dentroagli occhi una domanda che non è di soldi ma èsolo d'amore, soltanto d'amore. Le piccole fabbriche sul più bello di un pratoverde della curva di un fiume dal cuore di un vecchiobosco di querce crolleranno un poco persera, muretto per muretto, lamiera per lamiera. E gli antichi palazzi saranno come montagne dipietrasoli e chiusi come eranouna volta.E la sera sarà più neradella fine del mondo,e di notte sentiremo i grillie i tuonie forse qualche giovane tra quei pochi tornati alnidotirerà fuori un mandolino.L'aria saprà di straccibagnati. Tutto sarà lontano. Treni e corriere passerannoogni tanto come in un sogno.
I banditi avranno i visidi una voltacoi capelli corti sul collo e gli occhi di loro madre, pieni del nero delle nottidi luna e saranno armati solo diun coltello.
Lo zoccolo del cavallo toccheràla terra, leggero come una farfalla, e ricorderà ciò che èstato, in silenzio, il mondo e ciò che sarà.
 

viernes, 5 de noviembre de 2010

31/12/1999: il capodanno del nuovo millennio al concerto di Claudio Baglioni a Piazza San Pietro

La notte di Capodanno del nuovo millennio, fra il 31 dicembre 1999 ed il primo gennaio 2000, sono stato a Roma, al concerto di Claudio Baglioni in Piazza San Pietro. Ero con Ottavio, con mio fratello Luigi, con i miei amici Luigi e Franco. Roma era bella quella notte, il tempo era splendido e non faceva molto freddo; Roma era un pullare di inziative: in Piazza del Quirinale c'era la musica classica ed il Presidente della Repubblica; in Piazza del Popolo c'era la diretta di Canale 5; in Piazza San Pietro c'era la diretta della RAI, con Claudio Baglioni ed il papa. Fu una notte emozionante.