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lunes, 28 de marzo de 2011

03.01 - Il nome

A cura del prof. Attilio Folliero

03.01 - Il nome (Scaricare/Descargar)

Il nome o sostantivo è la parte variabile del discorso che indica persone,animali, o cose; con il termine “cosa”si fa riferimento a esseri inanimati, sentimenti, idee, azioni.

Il nome può essere:

·       Proprio, quandoindica in maniera individuale un essere (o un gruppo di esseri) perdistinguerlo da tutti gli altri della stessa specie. In genere i nomi propri siscrivono con la maiuscola. Esempi: Carlo, Fido, Bologna, Piazza della Pace,Etna.

·       Comune, quandoindica in modo generico gli esseri di una stessa specie. Esempi: uomo, città,opinione, fiore, filosofia, storia.

·       Concreto, quandoindica qualcosa di percepito dai nostri sensi. Esempi di nomi concreti:bambino, ragazzo, cane, gatto, giornale, rivista, tavolo, sedia.

·       Astratto, quando indicaqualcosa di concepibile solo dalla mente e non dai nostri sensi. Esempi: bontà,malvagità, lentezza, amicizia, pace, attivtà.

·       Primitivo, quando èformato da radice e desinenza. Esempi: tavolo, carta, libro, cane.

·       Derivato, quando èformato da radice, prefissi, suffissi e desinenza. Esempi: tavoliere,cartolaio,  libraio, libreria, canile.

·       Collettivo, quandoindica, pur essendo singolare più persone, animali o cose. Esempi: gregge,popolo, squadra, vasellame, esercito, stormo.

03.02 - Il genere del nome

A cura del prof. Attilio Folliero

03.02 - Il generedel nome (Scaricare/Descargar)

Il genere del nome negliesseri animati

Rispetto al genere, il nome può essere maschile o femminile. Sono maschilii nomi degli esseri animati di sesso maschile; sono femminili quelli degliesseri animati di sesso femminile. Esempi:

Nomi maschili:Giovanni, Mario, Andrea, Luigi, Francesco, Giuseppe, Antonio, poliziotto,professore, maestro, ragazzo, bambino, nonno, zio, padre, babbo, figlio,fratello, cugino, avvocato, presidente.

Nomi femminili:Giovanna, Maria, Andreina, Luigia, Luigina, Francesca, Giuseppina, Antonietta,poliziotta, professoressa, maestra, ragazza, bambina, nonna, zia, madre, mamma,figlia, sorella, cugina, avvocatessa, presidentessa.

Il genere del nome negliesseri inanimati

Il genere del nome negli esseri inanimati è più complesso. Tuttaviaesistono alcune norme che ci possono aiutare a distinguere il genere:

a)   Inomi terminanti in –o sonosolitamente maschili. Esempi: libro, tavolo, quaderno, vaso, ritratto.
·       Mano,radio, dinamo, moto, auto sono femminili e quindi vogliono l’articolo femminile:la mano, la radio, la dinamo, la moto, l’auto (la auto).
·       Eco èun nome che al singolare è indifferentemente femminile o maschile; al plurale èmaschile. Al singolare “ l’eco (la eco) lontana”, oppure “l’eco (lo eco)lontano”; al plurale “gli echi lontani”

b)   Inomi terminanti in –a sonogeneralemente femminili. Esempi: carta, cartella, casa, terra, pianta.
·       Attenzione:alcuni nomi, tra i quali alcuni di origine grega terminanti in –ma e –ta sono mascili. Esempi: il vaglia, il pigiama, il nulla, ilteorema, il problema, il poema, il pianeta.

c)    Inomi terminanti in –u sonogeneralemente
·       maschili,se nomi concreti. Esempio: il bambù, il cauicciù;
·       femminili,se nomi astratti. Esempi: la gioventù, la virtù

d)   Inomi terminanti in -i ed –e possono essere maschili o femminili;non esistono norme precise. Esempi: il brindisi, la crisi, il ponte, la sede,la sete, il caviale, la lezione

e)   Inomi terminanti in consonante, spesso di origine  straniera sono quasi sempre maschili. Esempi:il caos, il referendum, il gas, lo sport, il bar, il lapis.

f)     Riguardoin nomi geografici
·       Inomi di città e isole sono femminili. Esempi: l’antica Roma, la vicinaValencia, la ricca Maracay, la bella isola Margarita, tranne Il Cairo, ilPireo, il Madagascar; infatti si dice ad esempio “il lontano Madagascar”.
·       Inomi di oceani, mari, laghi, fiumi e monti sono maschili, anche se ci sonomolte eccezioni. Esempi: l’immenso Pacifico, l’antico Mediterraneo, il piccololago Valencia, il bianco monte Bolivar. Eccezioni e quindi femminili: le Ande,la Loira, la Senna
·       Inomi dei continenti e delle regioni terminanti in -a e –de sono femminili.Esempi: la vecchia Europa, l’America Latina, l’Italia, l’Argentina, laColombia. Eccezioni: il Guatemala, il Bengala, il Costa Rica, il Venezuela.

g)   Inomi delle piante sono mascili. Esempi: il triste salice, il salice piangente,il manfdorlo fiorito. Eccezioni: la quercia, la betulla.

h)   Inomi dei frutti sono femminili. Esempi: la pesca, la mela, l’uva, la pera,l’albicocca, la nocciolina, la banana, la fragola, la ciliegia. Attenzione ilfrutto dell’arancio è sia maschile che femminile; il dattero è maschile.

i)     Piantee frutti identici: il cedro, il limone, il fico, il pistacchio indicano sia ilfrutto che l’albero.

j)     Inomi dei mesi e dei giorni della settimana sono maschili. Unica eccezione ladomenica, femminile.

Riepilogando, generalmente inomi che terminano in:
·       -asono femminili;
·       -osono mascili;
·       -umaschili se nomi concreti, femminili se astratti
·       -e ed–i sono maschili o femminili
·       -consonantesono maschili

03.03 - Alcuni nomi omonimi

A cura del prof. Attilio Folliero

03.03 - Alcuni nomiomonimi (Scaricare/Descargar)

Alcuni nomi si scrivono allo stesso modo sia per maschile, che per ilfemminile, ma hanno significato diverso. Sono omonimi.

Alcuni esempi:

·       ilcamerata (compagno d’armi); la camerata (stanza)
·       ilcapitale (patrimonio); la capitale (città)
·       ilfine (scopo); la fine (termine)
·       ilfronte (parte anteriore di un esercito); la fronte (volto)
·       ilradio (elemento chimico); la radio (apparecchio radiolelettrico)
·       Iltema (argomento da trattare); la tema (timore, paura)

03.04 - La formazione del femminile

A cura del prof. Attilio Folliero

Laformazione del femminile (Scaricare/Descargar)

I nomi degli esseri inanimati non possono subire trasformazione di genere,ossia sono sempre o maschili o femminili. I nomi degli esseri animati possonomutare genere, mediante il cambiamento della desinenza, ossia della vocalefinale. I principali mutamenti sono:

a)   Laforma femminile si ottiene mutando la desinenza maschile o, e, i in a. Esempi:
·       Cognato,cognata
·       Cavallo,Cavalla
·       Gino,Gina
·       Carlo,Carla
·       Nonno,nonna
·       Figlio,figlia
·       Cugino,cugina
·       Zio,zia
·       Ragazzo,ragazza
·       Bambino,bambina
·       Francesco,Francesca
·       Paolo,Paola
·       Giardiniere,giardiniera
·       Signore,signora
·       Marchese,marchesa
·       Giovanni,Giovanna

b)   Alcuninomi terminanti in e, o, aformano il femminile con –ina.Esempi:
·       Eroe,eroina
·       Gallo,gallina
·       Andrea(maschile in italiano), Andreina
·       Giuseppe,Giuseppina

c)    Alcuninomi formano il femminile in modo irregolare. Esempi:
·       Dio,dea
·       Cane,cagna
·       Zar,zarina
·       Stregone,strega
·       Fante,fantesca
·       Abate,badessa
·       Camoscio,camozza
·       Daino,damma

d)   Alcuninomi formano il femminile in modo del tutto differente dal maschile. Esempi:
·       Maschio,femmina
·       Uomo,donna
·       Babbo,mamma
·       Parde,madre
·       Fratello,sorella
·       Marito,moglie
·       Genero,nuora
·       Celibe,nubile
·       Compare,comare
·       Cavalire,dama o amazzone
·       Messere,madonna
·       Becco,capra
·       Montone,pecora
·       Bue(o bove), mucca (o vacca)
·       Porco,scrofa
·       Fuco,ape

03.05 - La formazione del femminile con il suffisso essa

A cura del prof. Attilio Folliero

Laformazione del femminile con il suffisso essa (Scaricare/Descargar)

Un gruppo di nomi, indicanti soprattutto professione, carica, titolinobiliari, ma anche qualche animale, formano il femminile con il suffisso essa. Esempi:
·       Avvocato,avvocatessa
·       Professore,professoressa
·       Dottore,dottoressa
·       Sacerdote,sacerdotessa
·       Presidente,presidentessa
·       Profeta,profetessa
·       Vigile,vigilessa
·       Conte,contessa
·       Principe,principessa
·       Barone,baronessa
·       Leone,leonessa
·       Elefante,elefantessa


03.06 - La formazione del femminile dei nomi maschili in tore e sore

A cura del prof. Attilio Folliero

Laformazione del femminile dei nomi maschili in tore e sore (Scaricare/Descargar)

I nomi maschili terminanti in toreformano il femminile in trice.Esempi:
·       Aviatore,aviatrice
·       Genitore,genitrice
·       Nuotatore,nuotatrice
·       Imperatore,imperatrice
·       Traditore,traditrice (anche traditora)
·       Pittore,pittrice (anche pittora)
·       Attore,attrice (anche attora)

I nomi maschili terminanti in soree ssore formano anch’essi ilfemminile in trice, con qualchelieve modifica del tema. Esempi:
·       Possessore,posseditrice
·       Difensore,difenditrice

03.07 - Il plurale dei nomi

A cura del Prof. Attilio Folliero

Il pluraledei nomi (Scaricare/Descargar)

I nomi, in italiano, rispetto al numero hanno il singolare quando indicanoun solo essere o una sola cosa, il plurale quando indicano più esseri o piùcose. Il plurale di un nome si forma semplicemente mutando la desinenza.

I nomi possono essere suddivisi in tre classi, secondo la vocale finale:

·       Inomi della prima classe hanno la vocale finale a
·       Inomi della seconda classe hanno la vocale finale o
·       Inomi della terza classe hanno la vocale finale e

Nomi terminanti in a pluralein e (nomi femminili), in i (nomi maschili)

I nomi terminanti al singolare in a formano il plurale in e se femminili, in i se maschili. Esempi:

·       Singolaremaschile: il dramma; plurale: i drammi
·       Singolarefemminile: la scatola; plurale: le scatole

Nomi terminanti in o pluralein i

I nomi terminanti al singolare in o,sia se sono maschili che femminili, formano il plurale in i. Esempi:

  • Singolare maschile: il libro; plurale: i libri;
  • Singolare femminile: la mano; plurale: le mani.

In realtà mano è l’unico nome femminile terminante in o che forma ilplurale regolare in i. La maggior parte dei nomi terminanti in o sono maschili.

Nomi terminanti in e pluralein i

I nomi terminanti in e, siamaschili che femminili, formano il plurale in i. Esempi:

  • Singolare maschile: il giudice (i giudici); il balcone (i balconi);
  • Singolare femminile: l’azione (le azioni); la legge (le leggi).