lunes, 28 de marzo de 2011

03.14 - Nomi ambigeneri

A cura del prof. Attilio Folliero

Nomiambigeneri (Scaricare/Descargar)

Nomi come nipote, parente, cantante,ecc.. sono sia maschili che femminili e distinguiamo il genere dal contestodella frase, dall’articolo o dall’aggettivo.

Esempi:

il nipote (maschile), la nipote (femminile);
il parente (maschile), la parente (femminile);
il bravo cantante, la brava cantante.

Al plurale:

i nipoti (maschile), le nipoti (femminile);
i parenti (maschile), le parenti (femminile);
i bravi cantanti, le brave cantanti.

03.15 - Nomi terminanti in sta e cida

A cura del prof. Attilio

Nomiterminanti in sta e cida (Scaricare/Descargar)

Alcuni nomi terminanti in sta come artista, tennista, pianista,giornalista ed altri terminanti in cidacome omicida sono invariabili al singolare e quindi possono indicare sia ilgenere femminile che quello maschile

Esempi:

un artista famoso, un’artista famosa;
il tennista, la tennista;
il pianista, la pianista;
il giornalista, la giornalista;
un omicida, una omicida o un’omicida

Al plurale, invece, assumono ladesinenza corrispondete al maschile o al femminile.

Esempi:
  
lo artista o l’artista (singolaremaschile); gli artisti (plurale maschile);
la artista o l’artista (singolarefemminile); le artiste (plurale femminile);
il tennista (singolare maschile); itennisti (plurale maschile);
la tennista (singolare femminile); letenniste (plurale femminile);
il pianista (singolare maschile); ipianisti (plurale maschile);
la pianista (singolare femminile); lepianiste (plurale femminile);
il giornalista (singolare maschile); igiornalisti (plurale maschile);
la giornalista (singolare femminile);le giornaliste (plurale femminile);
lo omicida o l’omicida (singolaremaschile); gli omicidi (plurale maschile);
la omicida o l’omicida (singolarefemminile); le omicide (plurale femminile);

Attenzione:l’omicida è colui/colei che commette il reato di omicidio. Al pluralel’omicidio (il reato) fa gli omicidii, con due ii per distinguerlo da gliomicidi, coloro che commettono gli omicidii.

03.16 - Nomi di genere promiscuo

A cura del prof. Attilio Folliero

Nomi digenere promiscuo (Scaricare/Descargar)

Ci sono nomi il cui genere sicomprende solo aggiungendo “maschio” o “femmina”. Nomi di animali come Leopardo,volpe o iena possono essere sia maschili che femminili e quindi per specificareil genere è necessario aggiungere “maschio” o “femmina”.

Esempi:

la volpe femmina (le volpi femmine alplurale); la volpe maschio (le volpi maschi);

il leopardo femmina (i leopardifemmine al plurale); il leopardo maschio (i leopardi maschi al plurale);

la iena femmina (le iene femmine alplurale); la iena maschio (le iene maschi).

03.17 - Nomi indeclinabili o invariabili

A cura del prof. Attilio

Nomi indeclinabili oinvariabili (Scaricare/Descargar)

Alcuni nomi non cambiano la desinenza passando dal singolare al plurale;sono chiamati indeclinabili o invariabili. Il numero è generalmente indicatodall’articolo, dal verbo, dall’aggettivo, dal senso della frase.

Sono invariabili:

a)  i nomi monosillabi. Esempi: gru,re, tè;
b)  i nomi polisillabi tronchi,cioè con l’accento sulla vocale finale. Esempi: bambù, città, università, virtù;
c)   alcuni nomi maschili terminantiin a. Esempi: boia, cinema, gorilla, nonnulla, sosia, vaglia;
d)  alcuni nomi terminanti in o.Esempi: auto, dinamo, foto, moto, radio;
e)  i nomi terminanti in ie.Esempi: specie, serie. Eccezioni: la moglie, le mogli; la superficie, lesuperfici; l’effigie, le effigi;
f)    i nomi terminanti in i.Esempi: analisi, brindisi, crisi, estasi, ipotesi, sintesi, tesi;
g)  i cognomi. Esempi: il signorRossi, i signori Rossi; Bianchi, Verdi;
h)  i nomi propri di persona.Esempi: Tutti i Giuseppe di questa classe … Eccezioni: i nomi femminiliterminanti in a (Esempio: la Maria; le Marie) ed i nomi propri maschiliterminanti in o (Esempio: Il signor Ludovico; i ludovichi).
i)     alcuni nomi, di orginestraniera, terminanti in consonante. Esempi: album, alcol, bar, film, gas, lapis,referendum, sport;
j)    le lettere dell’alfabeto.Esempio: la parola strada contiene una esse; la parola sistema contiene dueesse.

03.18 - Nomi difettivi

A cura del prof. Attilio Folliero

Nomi difettivi (Scaricare/Descargar)

Sono difettivi (dal latino defectivus= mancante) quei nomi che mancano del singolare o del plurale

Nomidifettivi del singolare, ossia che non si usano al singolare:

a)  i nomi che indicano oggetticomposti di varie parti. Esempi: (le) brache, (i) calzoni, (le) cesoie, (le) forbici,(le) manette, (le) molle, (le) mutande, (gli) occhiali, (le) redini, (le) stoviglie,(le) tenaglie;

b)  i nomi di cose che indicanouna pluralità di cose. Esempi: (i) bronchi, (le) adiacenze, (le) dimissioni,(le) fattezze, (i) dintorni, (le) spezie, (gli) spiccioli, (le) stoviglie, (le)vettovaglie, (le) vicinanze, (i) viveri;

c)   i nomi che già in latino siutilizzavano solo al plurale. Esempi: (gli) annali, (le) calende, (i) fasti,(le) ferie, (le) idi, (le) nozze, (i) penati, (i) posteri, (le) esequie, (le) tenebre.

Nomidifettivi del plurale, ossia che non si usano al plurale:

a)  alcuni nomi astratti. Esempi:(la) bontà, (il) coraggio, (la) giustizia, (la) musica, (la) pazienza, (la) schiavitù,(la) superbia, (l’) umiltà;

b)  alcuni nomi collettivi.Esempi: (il) ciarpame, (il) fogliame, (il) pattume, (la) plebe, (la) prole, (la)roba;

c)   i nomi di elementi chimici odi metalli: (l’) alluminio, (il) bario, (il) cromo, (l’) idrogeno, (l’)ossigeno, (l’) uranio;

d)  i nomi di prodotti che, disolito, si considerano nel loro insieme. Esempi: (la) avena, (il) caffè, (la)fame, (il) grano, (il) latte, (il) miele, (il) pepe, (il) riso, (la) senape, (la)sete;

e)  Alcuni nomi relativi afestività. Esempi: (il) Natale, (la) Pasqua, (la) Pentecoste;

03.19 - Nomi sovrabbondanti

A cura del prof. Attilio Folliero

Nomi sovrabbondanti (Scaricare/Descargar)

Si dicono sovrabbondanti i nomi che hanno due modi di fare il plurale, odue modi di fare il singolare, o hanno due modi di fare sia il singolare che ilplurale.

a)  Nomi maschili al singolare,terminanti in o, che hanno un plurale per il maschile in i ed un altro pluraleper il femminile in a. In genere il plurale maschile si usa in senso figurato,il plurale femminile in snso proprio:
-        Il braccio (singolare); ibracci (di una croce) e le braccia (del corpo umano);
-        calcagno (singolare); icalcagni e le calcagna (figurativo: stare alle calcagna);
-        il cervello (singolare); icervelli (intelligenze) e le cervella (di essere vivente);
-        il ciglio (singolare); i cigli(delle strade) e le ciglia (degli occhi);
-        il corno (singolare); i corni(le sporgenze) e le corna (degli animali);
-        il cuoio (singolare); i cuoi(degli animali) e le cuoia (figurato: tirare le cuoia);
-        il dito (singolare); i diti(i diti anulari, mignoli) e le dita (le dita della mano);
-        il filo (singolare); i fili(del telefono) e le fila (di una tela, del discorso);
-        il fondamento; i fondamenti(di una scienza) e le fondamenta (di una casa);
-        il fuso (singolare); i fusi(fusi orari) e le fusa (fare le fusa);
-        il gesto (singolare); i gesti(movimenti) e le gesta (imprese);
-        il ginocchio (singolare); iginocchi e le ginocchia (si usano entrambi);
-        il gomito (singolare); i gomiti(incurvature) e le gomita (dell'uomo);
-        il grido (singolare); i gridi(degli animali) e le grida (di persone);
-        il labbro (singolare); i labbri(di una ferita) e le labbra (dell'uomo);
-        il legno; i legni (pezzi dilegname) e le legna (le legna o la legna da ardere);
-        il lenzuolo; i lenzuoli (singoli)e le lenzuola (paio che si mette nel letto);
-        il membro (singolare); i membri(della famiglia) e le membra (corpo umano);
-        il  muro (singolare); i muri (di una casa) e lemura (di una città);
-        l’osso (singolare); gli ossi(di animale se staccati) e le ossa (corpo umano);
-        il riso (singolare); i risi(la pianta) e le risa (il ridere);
-        l’urlo (singolare); gli urli(di una persona) e le urla (di tante persone)
-        il vestimento (singolare); ivestimenti e le vestimenta (senza differenza)

b)  Alcuni nomi hanno duesingolari, con lo stesso significato ed un solo plurale:
-        il forestiero e il forestiere(al singolare); forestieri al plurale;
-        il destriero e il destriere(al singolare); i destrieri al plurale;
-        lo scudiero e lo scudiere (alsingolare); gli scudieri al plurale;

c)   Pochi nomi sonosovrabbondandi sia al singolare, che al plurale:
-        il frutto (la pianta o gliinteressi sul capitale e la frutta per il singolare; i frutti e le frutta o lefrutte per il plurale;
-        l’orecchio e l’orecchia alsingolare senza distiznione nell’uso; gli orecchi e le orecchie per il pluralesenza distinzione nell’uso;
-        la strofa e le strofe alsingolare, senza distinzione nell’uso; le strofe e le strofi al plurale, senzadistinzione nell’uso

03.20 - Nomi composti

A cura del prof. Attilio Folliero

Nomi composti (Scaricare/Descargar)

I nomi composti sono formati dall'unione di due parole. Esempi: portalettere,capostazione, gentildonna, pomodoro. Di regola, i nomi composti formano ilplurale mutando solo la desinenza finale. Esempi: la gentildonna (singolare),le gentildonne (plurale); il guardaroba, i guardarobe.

Vi sono parecchie eccezioni. Vediamo i vari casi:

a)  i nomi composti da duesostantivi di regola per la formazione del plurale, mutano la desinenza finale.Esempi:
-        l'arcobaleno (singolare); gliarcobaleni (plurale);
-        il cavolfiore; i cavolfiori;
-        il melograno; i melograni;
-        la banconota; le banconote;
-        il manoscritto; i manoscritti;
-        la madreperla; le madreperle;
-        il terrapieno; i terrapieni;
-        la ferrovia; le ferrovie;
-        il tassametro; i tassametri;

Vi sono alcune eccezioni:
-        la cartamoneta; lecartemonete;
-        la cassapanca; le cassepanche (plurale, anche cassapanche);
-        il pescespada; i pescispada;
-        il pomodoro; i pomodori(plurale, ma anche pomidoro e pomidori)

b)  I nomi composti da un sostantivoseguito da un aggettivo, formano il plurale entrambi gli elementi:
-        la cassaforte; le casseforti;
-        la terraferma; le terreferme;
-        la cartastraccia; le cartestracce;
-        il portofranco; iportifranchi;

c)   I nomi composti da unsostantivo preceduto da un aggettivo, formano il plurale sempliemente cambiandola desinenza finale:
-        il bassorilievo; i bassorilievi;
-        il biancospino; i biancospini;
-        la falsariga; le falserighe;
-        il francobollo; i francobolli;
-        il mezzogiorno; i mezzogiorni;

Vi sono alcune eccezioni:
-        la mezzaluna; le mezzelune;
-        la mezzanotte; le mezzenotti;
-        la mezzatinta; le mezzetinte;
-        il purosangue; i purosangue(invariato);

d)  i nomi composti da due verbio verbo e avverbio al plurale rimangono invariati:
-        il bagnasciuga; ibagnasciuga;
-        il saliscendi; i saliscendi;
-        il parapiglia; i parapiglia;
-        il dormiveglia; idormiveglia;

e)  I nomi composti da verbo esostantivo, al plurale mutano la desinenza del sostantivo:
-        l’asciugamano; gliasciugamani;
-        il paravento; i paraventi;

Eccezioni: inomi composti da un verbo e da sostantivo che ha già valore plurale o valorecollettivo, il nome rimane invariato; in altri casi pur essendo il nomesingolare, rimane ugualmente invariato al plurale; rimangono invariati anche inomi composti maschili con desinenza in a:
-        il lustrascarpe; ilustrascarpe;
-        il paracadute; i paracadute;
-        il cavatappi; i cavatappi;
-        il portaombrelli; iportaombrelli;
-        il posacenere; i posacenere;
-        il cacciavite; i cacciavite;
-        il battistrada; ibattistrada;
-        il bucaneve; i bucaneve;
-        il portabandiera; iportabandiera;
-        il cavalcavia; i cavalcavia.

f)    I nomi composti da una parteinvariabile del discorso (preposizone, avverbio) e da un sostantivo, mutano ladesinenza del nome:
-        il dopopranzo; i dopopranzi;
-        il sottovaso; i sottovasi;
-        il contrattempo; icontrattempi;
-        il retrobottega; leretrobotteghe;

In alcunicasi, questi nomi rimangono invariati:
-        il doposcuola; i doposcuola;
-        il dopolavoro; i dopolavoro;
-        il senzatetto; i senzatetto;

g)  I nomi composti da capo e da unaltro nome, inteso come complemento del primo, al plurale variano il nome capo:
-        il capoclasse (il capo dellaclasse); i capiclasse;
-        il capostazione (il capodella stazione); i capistazione;
-        il caposquadra (il capo dellasquadra); i capisquadra;
-        il capofile (il capo dellafile); i capifila;

Negli altricasi o lasciano invariato capo, mutando la desinenza del sostanztivo o formanoil plurale in entrambi le parti:
-        il capolavoro; i capolavori;
-        il capoluogo; i capoluoghi;
-        il capogiro; i capogiri;
-        il caposaldo; i capisaldi;
-        il capostipite; icapostipiti;
-        il caposcarico; icapiscarichi;
-        il capocomico; i capocomici
-        il capoverso; i capoversi.

03.21 - Nomi propri di persona

A cura del prof. Attilio Folliero

Nomi propri di persona (Scaricare/Descargar)

Una particolare categoria di nomi è costituita dai nomi propri di persona edai cognomi.

I nomi di persona, individuano, appunto, le persone: Mario, Maria, Carlo,Carla, Francesco, Francesca, Giovanni, Giovanna, Giuseppe, Giouseppina,Antonio, Antonietta, Andrea (maschile), Andreina (femminile), Daniele, Daniela.

Il cognome, ovvero il nome della famiglia o del casato di appartenznea diuna persona si aggiunge al nome proprio per una più precisa individuazione diuna persona. Cognomi tipici italiani sono: Rossi, Verdi, Bianchi, Russo,Esposito.

Nell’uso grammaticale il nome deve precedere il cognome. Esempi: FrancescoPetrarca, Giovanni Boccaccio, Attilio Folliero, Paolo Rossi; anche se a livelloburocratico ed amministrativo si è diffusa la pratica di usare prima ilcognome.

I cognomi hanno forma invariabile, non hanno un plurale, anche se spessoquesti nomi sono plurali, come Rossi, Verdi, Bianchi. Esempio: il signor Rossi;i signori Rossi

Anche i nomi propri di persona possono alterarsi. Esempi: Mariuccia,Marietta; Elisa, Elisetta; Carlo, Carletto, Carlino, Carluccio, Carlotta;Giuseppe, Giuseppino, Beppe, Beppino, Peppino, Peppe, Pino; Francesco, Cesco,Cecco, Cecchino, Checco, Franco, Franchino.