martes, 29 de marzo de 2011

04.01 - L’articolo

A cura del prof. Attilio Folliero

L’articolo (Scaricare/Descargar)

Articolo, dallatino articulus che significa “piccolo arto”, è la parte variabile deldiscorso che indica il genere (mascile o femminile) ed il numero (singolare oplurale) del nome ed allo stesso tempo specifica se il nome è determinato(articolo determinativo) o indeterminato (articolo indeterminativo).

Se diciamo: prendi la sedia, ci riferiamo ad una sedia specifica,determinata; se diciamo prendi una sedia ci riferiamo ad una sedia qualsiasi,indeterminata.

L’articolo si premette al nome, ma può premettersi a qualsiasi parte deldiscorso che in tal caso assume valore di nome.

Esempi:
·       leggereè verbo; il leggere (nome) è piacevole;
·       belloè aggettivo; il bello (nome) è apprezzato;
·       troppoavverbio; il troppo (nome) stroppia
·       ma èconsgiunzione; un ma (nome) non accontenta

Tavola riepilogativa degliarticoli

Genere
Articoli determinativi
Articoli indeterminativi
Singolare
Plurale
Singolare
Plurale
Maschile
IL
I
UN
-
Maschile
LO
GLI
UNO
-
Femminile
LA
LE
UNA
-

04.02 - L’articolo determinativo

A cura del prof. Attilio Folliero

L’articolodeterminativo (Scaricare/Descargar)

L’articolo determionativo è variabile nel genere e nel numero.
Articoli determinativi singolari: il,lo, la
Articoli determinativi plurali: i,gli, le

Il eplurale i si usano davanti ai nomimaschili che cominciano per consonante, escluso s impura, z, x, gn, pn, ps.Esempi:
il prato, i prati
il fiume, i fiumi
il lago, i laghi

Lo eplurale gli siusano davanti ai nomi maschili che cominciano per vocale e per s impura, z, x,gn, pn, ps. Lo si apostrofa davanti ai nomi che cominciano per vocale; gli si puòapostrofare davanti ai nomi che cominciano per i. Esempi:
l’albero (lo albero), gli alberi
l’angolo (lo angolo), gli angoli
l’ebreo, gli ebrei
l’incidente, gli incidenti
lo scolaro, gli scolari
lo studente, gli studenti
lo zucchero, gli zuccheri
lo xilofano, gli xilofani
lo gnomo, gli gnomi
lo psicologo, gli pscicologi

Nota bene: parole che iniziano per x,pn, ps sono rare; parole cheiniziano per pn e ps sono soprattutto di natura medica, come pneumo, pneumococco,psicologo. Pneumatico, probabilmente la più nota parola che inizia per pn faeccezione e vuole il. Ho il poneumatico bucato.

La eplurale le siusano davanti ai nomi femminili. Lasi apostrofa davanti a nomi che cominciano per vocale; Le non si apostrofa quasi mai, solo raramente davanti a nomi checominciano con la vocale e.

Esempi:

La frutta; le frutte
La scuola; le scuole;
L’ora (la ora); le ore
L’idea (la idea); le idee;
L’elemosina (la elemosina); le elemosine

04.03 - L’articolo indeterminativo

A cura del prof. Attilio Folliero

L’articoloindeterminativo (Scaricare/Descargar)

L’articolo indeterminativo varia solo nel genere; non ha il plurale. Gliarticoli indeterminativi sono: un, uno, una

Un siusa davanti ai nomi maschili che cominciano per vocale o per consonante,escluso s impura, z, x, gn, pn, ps. Esempi:
Un albero; Un angolo; Un ebrero; Un incidente;
Un prato; Un fiume; Un lago;
Un salame; Un seme; Un sindaco; Un somaro; Unsucco

Uno siusa davanti ai nomi maschili che cominciano per s impura, z, x, gn, pn, ps.Esempi:
Uno scolaro; Uno stagno; Uno studente
Uno zucchero;
Uno xilofano;
Uno gnomo;
Uno psicologo

Una siusa davanti ai nomi femminili. Una siapostrofa davanti a nomi che cominciano per vocale. Esempi:.
Una frutta;
Una scuola;
Un’ora (una ora);
Un’idea(una idea);
Un’elemosina(una elemosina)

L’articolo indeterminativo non ha plurale. Per indicare, in formaindeterminata, più esseri o più cose si usano o gli aggettivi indefiniti qualche (al singolare), alcuni e alcune (al plurale) o i partitivi dei e degli.

Esempi:

-       un racconto;
-       qualche racconto;
-       alcuni racconti;
-       dei racconti.

04.04 - L’articolo partitivo

A cura del prof. Attilio Folliero

L’articolo partitivo (Scaricare/Descargar)

Le preposizioni articolate formate dall’unione della preposizone di e con gli articoli (del, dello, della, dei, degli, delle) sono usate anche per indicare una parte o una quantitàimprecisata di qualcosa. In questo caso si chiamano partitivi o articolipartitivi.

Al singolare l’articolo partitivo equivale a “un poco”. Esempio: Dammi del pane, cioè dammi un poco di pane.

Al plurale, l’articolo partitivo assume il valore di qualche, alcuni e alcune e di fatto supplisce al plurale mancantedegli articoli indeterminativi un, uno e una.

Esempi: Dammi dei biscotti, che equivale a “Dammi qualche biscotto” o“Dammi  alcuni biscotti”

Attenzione: nonè corretto far precedere l’articolo partitivo da altra preposzione. E’sbagliato dire: “Venni con degli amici”; si dice: “Venni con amici” o “Vennicon alcuni amici”.

lunes, 28 de marzo de 2011

03.01 - Il nome

A cura del prof. Attilio Folliero

03.01 - Il nome (Scaricare/Descargar)

Il nome o sostantivo è la parte variabile del discorso che indica persone,animali, o cose; con il termine “cosa”si fa riferimento a esseri inanimati, sentimenti, idee, azioni.

Il nome può essere:

·       Proprio, quandoindica in maniera individuale un essere (o un gruppo di esseri) perdistinguerlo da tutti gli altri della stessa specie. In genere i nomi propri siscrivono con la maiuscola. Esempi: Carlo, Fido, Bologna, Piazza della Pace,Etna.

·       Comune, quandoindica in modo generico gli esseri di una stessa specie. Esempi: uomo, città,opinione, fiore, filosofia, storia.

·       Concreto, quandoindica qualcosa di percepito dai nostri sensi. Esempi di nomi concreti:bambino, ragazzo, cane, gatto, giornale, rivista, tavolo, sedia.

·       Astratto, quando indicaqualcosa di concepibile solo dalla mente e non dai nostri sensi. Esempi: bontà,malvagità, lentezza, amicizia, pace, attivtà.

·       Primitivo, quando èformato da radice e desinenza. Esempi: tavolo, carta, libro, cane.

·       Derivato, quando èformato da radice, prefissi, suffissi e desinenza. Esempi: tavoliere,cartolaio,  libraio, libreria, canile.

·       Collettivo, quandoindica, pur essendo singolare più persone, animali o cose. Esempi: gregge,popolo, squadra, vasellame, esercito, stormo.

03.02 - Il genere del nome

A cura del prof. Attilio Folliero

03.02 - Il generedel nome (Scaricare/Descargar)

Il genere del nome negliesseri animati

Rispetto al genere, il nome può essere maschile o femminile. Sono maschilii nomi degli esseri animati di sesso maschile; sono femminili quelli degliesseri animati di sesso femminile. Esempi:

Nomi maschili:Giovanni, Mario, Andrea, Luigi, Francesco, Giuseppe, Antonio, poliziotto,professore, maestro, ragazzo, bambino, nonno, zio, padre, babbo, figlio,fratello, cugino, avvocato, presidente.

Nomi femminili:Giovanna, Maria, Andreina, Luigia, Luigina, Francesca, Giuseppina, Antonietta,poliziotta, professoressa, maestra, ragazza, bambina, nonna, zia, madre, mamma,figlia, sorella, cugina, avvocatessa, presidentessa.

Il genere del nome negliesseri inanimati

Il genere del nome negli esseri inanimati è più complesso. Tuttaviaesistono alcune norme che ci possono aiutare a distinguere il genere:

a)   Inomi terminanti in –o sonosolitamente maschili. Esempi: libro, tavolo, quaderno, vaso, ritratto.
·       Mano,radio, dinamo, moto, auto sono femminili e quindi vogliono l’articolo femminile:la mano, la radio, la dinamo, la moto, l’auto (la auto).
·       Eco èun nome che al singolare è indifferentemente femminile o maschile; al plurale èmaschile. Al singolare “ l’eco (la eco) lontana”, oppure “l’eco (lo eco)lontano”; al plurale “gli echi lontani”

b)   Inomi terminanti in –a sonogeneralemente femminili. Esempi: carta, cartella, casa, terra, pianta.
·       Attenzione:alcuni nomi, tra i quali alcuni di origine grega terminanti in –ma e –ta sono mascili. Esempi: il vaglia, il pigiama, il nulla, ilteorema, il problema, il poema, il pianeta.

c)    Inomi terminanti in –u sonogeneralemente
·       maschili,se nomi concreti. Esempio: il bambù, il cauicciù;
·       femminili,se nomi astratti. Esempi: la gioventù, la virtù

d)   Inomi terminanti in -i ed –e possono essere maschili o femminili;non esistono norme precise. Esempi: il brindisi, la crisi, il ponte, la sede,la sete, il caviale, la lezione

e)   Inomi terminanti in consonante, spesso di origine  straniera sono quasi sempre maschili. Esempi:il caos, il referendum, il gas, lo sport, il bar, il lapis.

f)     Riguardoin nomi geografici
·       Inomi di città e isole sono femminili. Esempi: l’antica Roma, la vicinaValencia, la ricca Maracay, la bella isola Margarita, tranne Il Cairo, ilPireo, il Madagascar; infatti si dice ad esempio “il lontano Madagascar”.
·       Inomi di oceani, mari, laghi, fiumi e monti sono maschili, anche se ci sonomolte eccezioni. Esempi: l’immenso Pacifico, l’antico Mediterraneo, il piccololago Valencia, il bianco monte Bolivar. Eccezioni e quindi femminili: le Ande,la Loira, la Senna
·       Inomi dei continenti e delle regioni terminanti in -a e –de sono femminili.Esempi: la vecchia Europa, l’America Latina, l’Italia, l’Argentina, laColombia. Eccezioni: il Guatemala, il Bengala, il Costa Rica, il Venezuela.

g)   Inomi delle piante sono mascili. Esempi: il triste salice, il salice piangente,il manfdorlo fiorito. Eccezioni: la quercia, la betulla.

h)   Inomi dei frutti sono femminili. Esempi: la pesca, la mela, l’uva, la pera,l’albicocca, la nocciolina, la banana, la fragola, la ciliegia. Attenzione ilfrutto dell’arancio è sia maschile che femminile; il dattero è maschile.

i)     Piantee frutti identici: il cedro, il limone, il fico, il pistacchio indicano sia ilfrutto che l’albero.

j)     Inomi dei mesi e dei giorni della settimana sono maschili. Unica eccezione ladomenica, femminile.

Riepilogando, generalmente inomi che terminano in:
·       -asono femminili;
·       -osono mascili;
·       -umaschili se nomi concreti, femminili se astratti
·       -e ed–i sono maschili o femminili
·       -consonantesono maschili

03.03 - Alcuni nomi omonimi

A cura del prof. Attilio Folliero

03.03 - Alcuni nomiomonimi (Scaricare/Descargar)

Alcuni nomi si scrivono allo stesso modo sia per maschile, che per ilfemminile, ma hanno significato diverso. Sono omonimi.

Alcuni esempi:

·       ilcamerata (compagno d’armi); la camerata (stanza)
·       ilcapitale (patrimonio); la capitale (città)
·       ilfine (scopo); la fine (termine)
·       ilfronte (parte anteriore di un esercito); la fronte (volto)
·       ilradio (elemento chimico); la radio (apparecchio radiolelettrico)
·       Iltema (argomento da trattare); la tema (timore, paura)

03.04 - La formazione del femminile

A cura del prof. Attilio Folliero

Laformazione del femminile (Scaricare/Descargar)

I nomi degli esseri inanimati non possono subire trasformazione di genere,ossia sono sempre o maschili o femminili. I nomi degli esseri animati possonomutare genere, mediante il cambiamento della desinenza, ossia della vocalefinale. I principali mutamenti sono:

a)   Laforma femminile si ottiene mutando la desinenza maschile o, e, i in a. Esempi:
·       Cognato,cognata
·       Cavallo,Cavalla
·       Gino,Gina
·       Carlo,Carla
·       Nonno,nonna
·       Figlio,figlia
·       Cugino,cugina
·       Zio,zia
·       Ragazzo,ragazza
·       Bambino,bambina
·       Francesco,Francesca
·       Paolo,Paola
·       Giardiniere,giardiniera
·       Signore,signora
·       Marchese,marchesa
·       Giovanni,Giovanna

b)   Alcuninomi terminanti in e, o, aformano il femminile con –ina.Esempi:
·       Eroe,eroina
·       Gallo,gallina
·       Andrea(maschile in italiano), Andreina
·       Giuseppe,Giuseppina

c)    Alcuninomi formano il femminile in modo irregolare. Esempi:
·       Dio,dea
·       Cane,cagna
·       Zar,zarina
·       Stregone,strega
·       Fante,fantesca
·       Abate,badessa
·       Camoscio,camozza
·       Daino,damma

d)   Alcuninomi formano il femminile in modo del tutto differente dal maschile. Esempi:
·       Maschio,femmina
·       Uomo,donna
·       Babbo,mamma
·       Parde,madre
·       Fratello,sorella
·       Marito,moglie
·       Genero,nuora
·       Celibe,nubile
·       Compare,comare
·       Cavalire,dama o amazzone
·       Messere,madonna
·       Becco,capra
·       Montone,pecora
·       Bue(o bove), mucca (o vacca)
·       Porco,scrofa
·       Fuco,ape