A cura del prof. Attilio Folliero
Uso della lettera maiuscola (Scaricare/Descargar)
La lettera maiuscola, come iniziale di parola, si usa nei seguenti casi:
- All'inizio di ogni periodo, dopo il punto;
- Dopo il punto interrogativo ed il punto esclamativo, quando questi chiudono un periodo; si può usare invece la lettera minuscola, dopo l'interrogativo e l'esclamativo, quando il periodo continua; ad esempio: Povero me! chi l'avrebbe mai detto? chi l'avrebbe immaginato?
- All'inizio di un discorso diretto, dopo i due punti e le virgolette. Giovanni disse a Luisa: “Sposami e saremo felici!”;
- Nei nomi propri, nei cognomi, soprannomi che indicano persona, animali, cose personificate; ad esempio: Marco, Maria, Mazzini, Garibaldi, Giovanni Evangelista, Fido, Bob, la Giustizia.
- Nei nomi geografici di nazioni, regioni ed isole; ad esempio: l'Italia, il Venezuela, Miranda, Carabobo, Margarita, Sardegna, Sicilia;
- Con i nomi propri di città, mari, monti, fiumi, laghi; ad esempio: Caracas, Roma, Parigi, Londra, il Pacifico, l’Atlantico, il Mediterraneo, i Caraibi; il monte Bolivar, il monte Bianco, il Po, il Tevere, l’Orinoco, il lago di Valencia, il lago di Garda, il lago di Como;
- Con i nomi di feste civili e religiose; ad esempio: il Natale, la Pasqua, il Risorgimento;
- Con i nomi di stelle, pianeti, costellazioni; ad esempio: Sirio, Venere, Orsa Maggiore, Via Lattea. Riguardo il Sole, la Terra, la Luna, essi vanno scritti con la maiuscola quando è preminente il riferimento astronomico; con la minuscola in tutti gli altri casi: ad esempio, la Terra gira intorno al Sole e intorno al proprio asse; eclissi di Luna; ma: una festa al chiaro di luna; stare al sole; sentirsi mancare la terra sotto ai piedi;
- Con i nomi di enti, istituzioni, associazioni; ad esempio: il Parlamento, il Governo, lo Stato, la Chiesa, la Croce Rossa, la Banca d'Italia, la Banca del Venezuela;
- Nei titoli di libri e giornali, di opere delle arti figurative e della musica; ad esempio: la Divina Commedia, i Canti; la Repubblica, il Corriere dell’Orinoco, il Corriere della Sera; la Gioconda di Leonardo, la Primavera del Botticelli; l'Aida di Verdi, la Tosca di Puccini;
- Con i nomi di vie e di piazze (scrivendo però con la minuscola via, piazza); ad esempio: via Mazzini, via Bolivar, piazza Roma, piazza Urdaneta, viale Caracas;
- Con i nomi di imprese, di società e di marchi commerciali; ad esempio: la casa editrice Mondadori, la Fanta, la pasta Barilla, la Polar, farina Venezuela;
- Nelle sigle; ad esempio: O.N.U., F.I.A.T., M.E.C., che si possono pure scrivere ONU, FIAT, MEC ed anche Onu, Fiat, Mec;
- Con i nomi di parchi e ville: ad esempio, Villa Borghese, il Pincio, Villa d'Este, Parco Ali Primera, Parco Francesco Miranda.
L'uso dellemaiuscole va scomparendo nei seguenti casi:
- Con i nomi di nazionalità e di popoli; ad esempio: gli italiani, i francesi; i napoletani, i meridegni, i sucrensi, gli andini, gli orientali, i siciliani. Si conserva l’uso della maiuscola con i nomi dei popoli antichi: i Babilonesi, i Greci, i Galli, gli Etruschi, i Caracara, gli Inca;
- Con i nomi reverenziali di titoli, di cariche, ecc.: papa, vescovo, re, imperatore, ministro, deputato, senatore, presidente, dottore, ragioniere;
- Con i nomi delle stagioni, dei mesi e dei giorni della settimana, che un tempo si scrivevano con la maiuscola; ad esempio: estate, primavera; gennaio, marzo, aprile, lunedì, sabato, domenica.
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