miércoles, 30 de marzo de 2011

05.06 – I gradi dell’aggettivo qualificativo

A cura del prof. Attilio Folliero

I gradi dell’aggettivo qualificativo (Scaricare/Descargar)

Con gli aggettiviqualificativi non solo possiamo esprimere la qualità di una persona, animale ocosa, ma anche il grado, ossia la misura in cui tale qualità è posseduta. L’aggettivoqualificativo ha tre gradi:

·      Grado positivo, quando indica la semplice qualità, senzaindicarne la misura. Esempi: bello, brutto, alto, grasso, magro, oscuro, chiaro;
·      Grado comparativo, quando esprime un confronto tra due termini.Esempi: più bello, meno bello, tanto bello quanto ...;
·      Grado superlativo quando esprime il grado massimo di una qualità.Esempi: bellissimo, il più bello.

Il grado comparativo

Il comparativo indica unconfronto tra due termini, che assumono il nome di primo e secondo termine diparagone. Il confronto può avere valore di:

·      Uguaglianza, quando la qualità espressa dall'aggettivo èuguale nei due termini messi a confronto; naturalmente, si possono mettere a confronto due qualità della stessapersona, animale o cosa (Luigi è così bello come intelligente; Il gatto è tantofurbo quanto veloce; Il dimante è tanto prerzioso quanto raro), o si puòeffettuare il confronto di una qualità tra due persone, animali o cose (Luigi ètanto bravo quanto Franco; Il gatto è così amichevole come il cane; Dicembre ètanto freddo quanto gennaio). Il comparativo di uguaglianza si esprime con leparticelle così ... come, tanto ... quanto, altrettanto … che (di), non più …di, non meno … di, al pari … di.

·      Maggioranza, quando la qualità espressa dall'aggettivo nelprimo termine è superiore a quella dell’altro termine.  Il comparativo di maggioranza si forma facendoprecedere al primo termine di paragone la particella più, mentre il secondo termine è preceduto da che o da di (oppure del,dello, della, dei, degli, delle). Si usa obbligatoriamente che quando il paragone avviene tra due qualità dello stesso essere,o tra due infiniti o tra due nomi preceduti da preposizione (Angela è più studiosa che intelligente; Scendere dalla montagna è più facile che salire; lavita è più serena in pianura che in città); invece è indifferentel’uso di che o di quando si paragono una qualità di due esseri differenti(Giuseppe è più bravo che Luigi, oppure Giuseppe è più bravo di Luigi).

·      Minoranza, quando la qualità espressa dall'aggettivo nelprimo termine è minore a quella dell’altro termine.  Il comparativo di minoranza si forma facendoprecedere al primo termine di paragone la particella meno, mentre il secondo termine è preceduto da che o da di (oppure del,dello, della, dei, degli, delle). Si usa obbligatoriamente che quando il paragone avviene tra due qualità dello stesso essere,o tra due infiniti o tra due nomi preceduti da preposizione (Angela è meno studiosa che intelligente; Scendere dalla montagna è meno facile che salire;la vita è meno serena in città che in pianura); invece è indifferentel’uso di che o di quando si paragono una qualità di due esseri differenti(Giuseppe è meno bravo che Luigi, oppure Giuseppe è meno bravo di Luigi).

Il grado superlativo

Il superlativo esprime ilgrado massimo di una qualità e può essere assoluto o relativo.

Il superlativo è assoluto quando il massimo grado della qualità è espresso senza alcun paragone.Generalmente si forma aggiungendo al tema dell'aggettivo maschile plurale ladesinenza issimo. Esempi:
-      bell-oal plurale fa bell-i, che al superlativo assoluto diventa bell-issimo;
-      stanc-oal plurale fa stanch-i, che al superlativo assoluto diventa stanch-issimo.

Il superlativo assoluto siottiene anche:
-      premettendoall’aggettivo positivo gli avverbi molto, assai, altremodo, immensamente,sommamente, estremamente, infinitamente e simili. Esempi: molto bello, assai profondo,oltremodo utile, enormemente rischioso;
-      permezzo dei prefissi arci, stra, ultra, super, extra, iper e simili. Esempi: arcinoto,straricco, strapovero, ultrarapido, supersonico, superuomo, extrapotente,ipersensibile;
-      ripetendol'aggettivo positivo, come: bello bello, bagnato bagnato, scuro scuro, neronero, calmo calmo, lungo lungo. Esempi: Luigi tornò a casa bagnato bagnato; Marcotornò a casa calmo clamo;
-      rafforzandol'aggettivo con un altro che intensifica la qualità. Esempi: bagnato zeppo,ubriaco fradicio, stanco morto, ricco sfondato.

Alcuni aggettivi fanno ilsuperlativo assoluto distaccandosi più o meno dalla norma; si tratta di derivazionilatine ormai uso raro, preferendo usare la forma composta come: assai benefico,assai ampio, molto celebre, oltremodo misero.
-      acrefa acerrimo;
-      ampiofa amplissimo;
-      asprofa asperrimo o asprissimo;
-      beneficofa beneficentissimo;
-      benevolofa benevolentissimo;
-      celebrefa celeberrimo;
-      integrofa integerrimo;
-      magnificofa magnificentissimo;
-      maledicofa maledicentissimo;
-      maleficofa maleficentissimo;
-      miserofa miserrimo o miserissimo;
-      munificofa munificentissimo;
-      salubrefa saluberrimo o salubrissimo.

Il superlativo è relativo quando il massimo o il minor grado della qualità è espresso in relazione adun gruppo di persone, animali o cose. Si forma premettendo l'articolo determinativoal comparativo di maggioranza o di minoranza. Esempi:
-      Luigiè il più bravo della classe;
-      Mariaè la meno studiosa della classe.

Bisogna fare attenzione anon confondere il superlativo relativo con il comparativo; mentre ilcomparativo esprime un confronto fra due esseri o due gruppi, il superlativoesprime il confronto tra un solo termine e ed resto del gruppo considerato.Esempi:
-      Ilmonte Bolivar è più alto del monte Avila (comparativo);
-      Ilmonte Bolivar è il più alto dei monti americani (superlativo).

Vi sono aggettivi che non possonoammettere il grado comparativo ed il superlativo:
-      gliaggettivi che hanno intrinseco un significato superlativo e quindi non possonoavere gradazione: colossale, eccezionale, enorme, eterno, gigantesco, immenso,immortale, infinito, straordinario, sublime, unico;
-      gliaggettivi che indicano figure geometriche, come: quadrato, rettangolare,rotondo, trapezoidale, triangolare;
-      gliaggettivi che indicano la materia di cui una cosa è formata, come: argenteo, aureo,bronzeo, ligneo, marmoreo, zincato;
-      gliaggettivi che indicano nazionalità o cittadinanza, come: italiano, venezuelano,romano, pugliese, napoletano, americano, asiatico, africano. Tuttavia, nellinguaggio comune a volte si sente dire: sono italianissimo, oppure mi sentopiù italiano di te.

Forme particolari di superlativi e comparativi

Alcuni aggettivi derivano ilcomparativo ed il superlativo da una forma latina ed accanto alle formaregolare hanno un’altra che prende il nome di organica, cioè sono capaci direndere l’idea comparativa o superlativa con una forma unica, senza bisogno dipremettere all’aggettivo positivo più o meo, o aggiungere la desinenza issimo.

Aggettivi che hanno forma regolare e forma organica


Aggettivo
Comparativo regolare
Comparativo organico
Superlativo assoluto regolare
Superlativo assoluto organico
Superlativo relativo regolare
Superlativo relativo organico
Buono
più buono
migliore
buonissimo
ottimo
il più buono
il migliore
Cattivo
più cattivo
peggiore
cattivissimo
pessimo
il più cattivo
il peggiore
Grande
più grande
maggiore
grandissimo
massimo
il più grande
il maggiore
Piccolo
più piccolo
minore
piccolissimo
minimo
il più piccolo
il minore
Molto
-
più
moltissimo
-
-
-
Alcuni aggettivi mancano delgrado positivo ed hanno solo il comparativo ed il superlativo o soltanto ilcomparativo; alcuni aggettivi sono considerati come i positivi. Questi comparativie superlativi, privi del positivo, derivano da preposizioni latine:

Positivo
Comparativo di maggioranza
Superlativo assoluto
Deriva dalla preposizone latina
(alto)
superiore
supremo (sommo)
supra (sopra)
(basso)
inferiore
infimo
infra (sotto)
(esterno)
esteriore
estremo
extra (fuori)
(interno)
interiore
intimo
intra (dentro)
-
ulteriore
ultimo
ultra (al di là)
-
posteriore
postumo
post (dopo)
-
anteriore
-
ante (davanti)
-
citeriore
-
citra (di qua)
-
-
prossimo
prope (vicino)
-
-
primo
prae (innanzi)

Notare

I due comparativi latinijunior (più giovane) e senior (più anziano) sono usati in italiano unitamente acognomi o nomi per distinguere due persone omonime. I loro plurali, juniores eseniores si utilizzano in termini sportivi per indicare gli atleti di duecategorie differenti.

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