A cura del prof. Attilio Folliero
Collocazione econcordanza dell’aggettivo qualificativo (Scaricare/Descargar)
L’aggettivo qualificativo attribuisce una qualità al nome e si puòcollocare prima o dopo il nome, senza cambiare il significato. A volte lacollocazione cambia il senso dell’espressione.
Esempi:
- “alto dirigente” e “dirigentealto”; nel primo caso significa che il dirigente occupa un incarico alto; nelsecondo alto si riferisce all’altezza, alla qualità fisica del dirigente;
- “Numerose famiglie” e “famiglienumerose”; nel primo caso significa che ci sono tante famiglie; nel secondo famigliecon molti figli;
- Certe notizie e notiziecerte; nel primo caso significa alcune notizie; nel secondo che abbiamo dellenotizie certe, che sicuramente sono famiglie con molti figli.
In ogni caso la collocazione dell’aggettivo qualificativo spesso èsoggettiva, cioè ognuno decide dove collocarlo. Generalmente, l'aggettivo sipospone:
- con i nomi propri, quando èun appellativo d'onore o quando serve a distinguere un personaggio da altri conlo stesso nome: Filippo il Bello, Ludovico il Moro, Alessandro il Grande, Carloil Temerario;
- quando indica una qualità diforma, colore e simili che serve a distinguere specie dello stesso genere: icapelli biondi, i capelli neri, l'aceto balsamico, il vino spumante, la tavolarotonda o la tavola quadrata;
- quando deriva da nomi propridi paesi e di città: lingua italiana, grammatica francese, marinai liguri;
- quando è accompagnato dacomplementi: giardino ricco di fontane, atleta famoso per le tante vittorie.
L’aggettivo qualificativo prende il nome di attributo quando attribuisceuna qualità al nome; prende il nome di predicativo quando si unisce al verboessere o a quei verbi che da soli non sempre hanno un significato compiuto,come apparire, divenire, nascere, sembrare.
Concordanzadell’aggettivo
L’aggettivo qualificativo desse essere concordato in genere e numero con ilsostantivo cui si riferisce.
Quando svolge funzione predicativa:
- L’aggettivo deve concordarein genere e numero col sostantivo cui si riferisce. Esempi: l’automobile èutile; le automobili sono utili;
- Quando si riferisce a due opiù sostantivi di genere maschile si pone al plurale maschile. Esempio: Ilnonno e lo zio sono alti;
- Quando si riferisce a due opiù sostantivi di genere femminile si pone al plurale femminile. Esempio: Lanonna e la zia sono alte;
- Quando si riferisce a due opiù sostantivi uno maschile, l’altro femminile si pone al plurale maschile.Esempio: Il nonna e la nonna sono alti.
Quando svolge funzione attributiva, le norme sono meno precise, in ognicaso:
- Quando si riferisce ad unsolo sostantivo concorda in genere e numero. Esempi: un uomo alto, una donna alta, due uominigrassi;
- Quando si riferisce a due opiù sostantivi maschili singolari o uno singolare e l’altro plurale e l’aggettivosegue i nomi, va al plurale maschile. Esempi: il pero ed il melo fioriti; unuomo e i due figli italiani;
- Quando si riferisce a due opiù sostantivi femminili, singolari o uno singolare e l’altro plurale e l’aggettivosegue i nomi, va al femminile plurale. Esempi: la bicicletta e la motociclettavecchie; le auto e la bicicletta vecchie;
- Quando si riferisce a due opiù sostantivi, femminili e maschili e l’aggettivo segue i nomi va al pluralemaschile, anche se può concordare con il più vicino. Esempi: il nonno e lanonna anziani; gli uomini e le donne anziani; gli uomini e la donna anziana.
- Quando l’aggettivo precede inomi, la concordanza si fa con il nome più vicino. Esempi: bellissime spiagge elitorali; immensi boschi e foreste.
- Quando più aggettivi siriferiscono ad uno stesso nome plurale, si mettono al plurale. Esempio: le coseterrene e futili;
- Quando più aggettivi siriferiscono ad un nome plurale, vanno messi al singolare, quando ciascuno diessi indica una parte distinta del sostantivo. Esempi: i dizionari italiano,spagnolo e tedesco; i popoli, venezuelano, italiano, russo e statunitense.
- Quando un aggettivo siriferisce a più nomi congiunti dalla o, l'aggettivo può andare al plurale o concordarecon il nome più vicino. Esempio: un figlio o una figlia affettuosi (oppure unfiglio o una figlia affettuosa).
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