A cura del prof. Attilio Folliero
Verbi pronominali (Scaricare/Descargar)
Quando parliamo di verbi pronominali, ci riferiamo ai riflessivi apparenti.E’ la forma in cui, alcuni verbi intransitivi sono accompagnati dalleparticelle pronominali mi, ti, si, ci,vi, si che hanno solo funzione pleonastica (pleonastico = ovvio, inutile,scontato) e formano una cosa sola col soggetto. Esempi:
- io mi lamento;
- lui si pente;
- noi ci accorgemmo dell'errore.
In questi casi le particelle pronominali non hanno valore di complementooggetto o complemento di termine; non si può dire: "Io dolgo me stesso” o “Iodolgo a me stesso"; "Lui pente se stesso” o “Lui pente a sestesso"; "Noi accorgemmo noi stessi” o “Noi accorgemmo a noistessi".
E’ dunque, abbastanza semplice distinguere questa forma da quellariflessiva. Verbi pronominali, ossia riflessivi apparenti sono: rallegrarsi,pentirsi, accorgersi, sedersi, impadronirsi, vergognarsi.
E’ da notare l'uso di rafforzare alcuni verbi intransitivi con leparticelle pronominali raggruppate me ne,te ne, se ne, ce ne, ve ne, se ne, che sono adoperate in senso puramente pleonastico. Adesempio: me ne infischio; te ne vai; ve ne dispiacete.
Tra i verbi pronominali figurano alcuni che quando sono separati dalleparticelle pronominali cambiano di significato. Esempi:
- abboccarsi significa colloquiare con uno; abboccare significa prendere con la bocca;
- apporsi significa indovinare, non ingannarsi; apporre significa aggiungere;
- sovvenirsi significa ricordare; sovvenire significa soccorrere.
Altri verbi propnominali, invece non cambiano il significato. Esempi:
- affogare e affogarsi;
- annegare e annegarsi;
- ammalare e ammalarsi;
- riposare e riposarsi;
- sbigottire e sbigottirsi;
- disperare e disperarsi;
- lamentare e lamentarsi;
- sbagliare e sbagliarsi.
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